Gli studenti dell’ITS Umbria campioni di economia circolare (e noi felici di contribuire a formarli!)

Noi della MDP Srl siamo davvero felici per la vittoria nel Challenge Umbria Reload (Challenge Reload Umbria: deadline 18 maggio – Sviluppumbria) da parte del progetti di cinque studenti del percorso di ITS UMBRIA in “Circular Economy”, primo classificato per il settore Agroalimentare.

L’idea è quella di mettere a punto un metodo di bonifica dei terreni agricoli, alternativo e più sostenibile rispetto allo stato dell’arte. Ciò si ottiene valorizzando gli scarti della produzione casearia per la mitigazione della contaminazione degli acquiferi, in particolare usando il processo ERD. Vale a dire, in sintesi: utilizzo della scotta del siero di latte, introducendolo nella falda acquifera, sollecitando la crescita di alcuni ceppi di batteri autoctoni in grado di degradare i composti organoclorurati.

ITS Umbria Smart Academy: gli studenti del percorso in Circular Economy vincitori della Change Reload | La Notizia Quotidiana

I principali vantaggi di questo progetto sono:

  • Tecnica innovative specifica, verificata dalla pubblica amministrazione.
  • Costi contenuti in virtù dell’ampia reperibilità della materia prima utilizzata.
  • Sostenibilità ed economia circolare in quanto il processo è totalmente biologico e biodegradabile, con benefici diretti: bonifica di falde acquifere; chiusura del ciclo di produzione casearia utilizzando lo scarto che diventa riutilizzabile.
  • Tecnologia non proprietaria e processo che non prevede brevettazione.

Grande la nostra soddisfazione anche per il fatto che due nostri soci fanno stabilmente parte del corpo docente dei formatori dell’ITS Umbria, condividendo innanzi tutto, fin dalla creazione del percorso
Tecnico superiore per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica – con specializzazione in materiali e processi industriali per la sostenibilità ambientale | ITS Umbria, la filosofia e la visione che ha portato alla creazione nella nostra regione di una vera e propria CIRCULAR ECONOMY ACADEMY.

Il ruolo della MDP nel progetto Chiudiamo il Cerchio e per la Ricicleria Diffusa di Narni

Si sta per concludere il il Progetto “Chiudiamo il Cerchio” promosso dalla Adic Umbria insieme a Federconsumatori dell’Umbria:

Giunto quasi al termine il Progetto Chiudiamo il Cerchio di Adic Umbria e Federconsumatori dell’Umbria A.Di.C. Umbria Economia circolare

Il giorno venerdì 14 maggio alle ore 17,30 è in programma l’ultimo incontro online per parlare di buone pratiche territoriali di economia circolare.

Per la partecipare all’incontro ci si può collegare al link Zoom. https://us02web.zoom.us/j/84223561864
oppure seguire la diretta streaming sulla pagina Facebook: Chiudiamo il Cerchio | Facebook

Il panel dei relatori dell’incontro prevede il saluto del Sindaco di Narni, Francesco de Rebotti insieme al suo Assessore all’Ambiente Alfonso Morelli, l’esperto Agronomo e Consulente Ambientale Federico Valentini, e il nostro socio della MDP Antonio Iannoni, responsabile delle attività di R&S aziendali , che interverrà anche in qualità di Ricercatore del Centro Europeo dei Polimeri Nanostrutturati E.C.N.P.

Coordinano Luca Ceccarelli di Adic Umbria e Alessia Lanterna di Federconsumatori dell’Umbria.

Oltre al bilancio delle attività del progetto, sarà presentata la Ricicleria Diffusa e verranno presentate le buone pratiche di economia circolare del territorio che puntano a creare un circolo virtuoso per coinvolgere cittadini, le imprese e le attività economiche in genere, le associazioni di volontariato e gli altri soggetti del partenariato, in uno sforzo corale per poter  applicare al meglio i principi ed i modelli operativi dell’economia circolare e coglierne i frutti.

Premio Sustainability Award 2021

Il premio Sustainability Award, promosso da Credit Suisse e Kon Group, è un riconoscimento riservato alle aziende italiane che si sono contraddistinti nell’affrontare le sfide dell’emergenza climatica, trasformandola in un’occasione per esprimere innovazione ed attivare le energie migliori nel Paese.

La selezione delle aziende avverrà in due fasi e sarà volta a stilare la classifica finale delle TOP#11 esperienze imprenditoriali che hanno portato l’innovazione nel proprio settore attuando, al tempo stesso, un comportamento orientato alla sostenibilità.

La candidatura è libera e gratuita entro il 15 maggio 2021.

Gli organizzatori individuano nella sostenibilità è un tema di grandissima importanza cui si legano gli investimenti di molte imprese italiane indirizzati alla green economy ed al concetto di economia circolare, che sono adesso anche fortemente supportati dalle istituzioni, dalla finanza e da fattori tecnologici.

Si stima, infatti, che oltre 300.000 aziende dell’industria italiana e dei servizi stanno investendo in sostenibilità ed efficienza, con particolare attenzione al settore dell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili.

Per tutte le informazioni di dettaglio e per avanzare la candidatura alla partecipazione seguire il link:

Il premio – sustainability award

Il Ministro Cingolani annuncia la “transizione burocratica” accanto a quella ecologica

Dal portale dei Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale si apprende che il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, è intervenuto all’evento organizzato dall’ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) di presentazione del rapporto “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, la Legge di Bilancio 2021 e lo sviluppo sostenibile”:

AnalisiASviS_Pnrr_LdB2021.pdf

Il documento presenta una valutazione approfondita del Piano di ripresa e resilienza, il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea, ma include anche l’esame della Legge di Bilancio 2021 alla luce dell’Agenda 2030 e l’aggiornamento degli indicatori compositi europei.

All’incontro, trasmesso in diretta streaming, sono intervenuti il presidente della Camera, Roberto Fico, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale Vittorio Colao, la presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo Irene Tinagli.

L’Italia come Paese leader della transizione. Un Paese più sicuro, con una burocrazia più snella, in salute e prospero. È la visione che il ministro Roberto Cingolani ha illustrato intervenendo nell’evento, la cui realizzazione passa necessariamente per la stesura del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e sulla quale “stiamo coinvolgendo tutti i ministeri, perché gli sforzi non siano una somma verticale ma un impegno trasversale”, per arrivare “non a una sommatoria di indirizzi e progetti verticali ma per un cambiamento culturale”.

Per la versione integrale della news ed altri approfondimenti si può consultare la pagina:

Cingolani: transizione ecologica ed anche burocratica – SNPA – Sistema nazionale protezione ambiente (snpambiente.it)

 

Symbola presenta il Rapporto su boschi e foreste nel Next Generation EU

Il rapporto “Boschi e foreste nel Next Generation EU. Sostenibilità, sicurezza, bellezza” di Fondazione Symbola, Coldiretti e Bonifiche Ferraresi è stato presentato lo scorso 16 dicembre 2020:

https://www.symbola.net/approfondimento/boschi-e-foreste-nel-next-generation-eu/

La ricerca sottolinea l’importanza di una gestione forestale sostenibile nella transizione verde europea e nel contrasto alla crisi climatica.

Dal comunicato di presentazione del Rapporto si apprende che l’Italia ha 11,4 mln di ettari e il 38% della sua superficie territoriale, dati che fanno il secondo tra i grandi paesi europei per copertura forestale.

Ogni anno le foreste italiane sottraggono dall’atmosfera circa 46,2 mln di tonnellate di anidride carbonica, che si traducono in 12,6 mln di tonnellate di carbonio accumulato. Il carbonio organico accumulato nelle foreste italiane è pari a 1,24 mld di tonnellate, corrispondenti a 4,5 mld di tonnellate di anidride carbonica. Nelle città, poi, le piante possono ridurre le temperature e rimuovere ozono e polveri sottili.

Tale contributo alla sostenibilità, alla sicurezza e alla bellezza potrà crescere con la piantumazione nei prossimi 10 anni di più di 200 mln di alberi come contributo nazionale alla “Strategia europea per la biodiversità 2030”, che prevede di piantare 3mld di alberi nei paesi dell’Unione.

Questo obiettivo, infatti, potrà essere tra quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inconsiderazione del fatto che gli alberi riducono una parte delle emissioni di CO2, danno più qualità e abbattono l’inquinamento nelle città.

Accanto a ciò in questo modo sarà pure possibile rafforzare la strategica filiera del legno, riducendo le importazioni e potenziare il settore florovivaismo, che già oggi occupa circa 200mila persone nel nostro Paese, poiché per soddisfare la richiesta di 200 mln di piante nei prossimi 10 anni serviranno 25mila nuovi posti di lavoro stabili a cui si aggiungono 4mila posti per i primi 4 anni legati alle iniziali attività di piantagione e manutenzione.

Il rapporto completo è consultabile scaricabile a questo indirizzo del sito di Symbola:

https://www.symbola.net/ricerca/report-boschi-foreste/

 

Programma ARCA del CNR. Ambasciatori di Ricerca, Conoscenza, Ambiente

Per iniziare il nuovo anno con gli auguri a tutti noi di ritrovare equilibri, passati e futuri, antichi e nuovi, però con prospettive concrete ed operative che sappiano dare il senso della marcia che ci attende, vi vogliamo parlare del “Programma ARCA Ambasciatori di Ricerca, Conoscenza, Ambiente”, un progetto di comunicazione scientifica guidato dal CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche (in particolare il CNR Irsa – Istituto di Ricerca sulle Acquee).

ARCA ha come obiettivo principale quello di raggiungere il grande pubblico, parlando un linguaggio semplice e comprensibile, per informare circa le attività di ricerca, monitoraggio e tutela del territorio, che ogni giorno le istituzioni scientifiche compiono per salvaguardare l’ambiente, il territorio e la popolazione.

Il portale ufficiale del programma, che punta molto sui video e sulle forme social, è il seguente:

Programma Arca | (programma-arca.it)

Molto ricca di contenuti e frequentemente aggiornata anche la pagina Facebook del Programma ARCA:

Programmaarca (facebook.com)

Per realizzare questo programma il CNR si avvale della collaborazione di alcune fra le più importanti istituzioni scientifiche italiane: Università di Bari Aldo Moro, Jonian Dolphin Conservation (monitoraggio e la tutela dei delfini e dei cetacei nel Mar Ionio), ARPA Puglia (monitoraggio e la tutela ambientale), ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). ARCA gode inoltre del patrocinio delle Ministero dell’Ambiente e l’interesse del Ministero della Salute, MIUR e ANVUR.

I tre focus centrali su si dipanano le attività del progetto sono:

  • Cambiamenti climatici
  • Inquinamento della terra e dei mari
  • Produzione rifiuti solidi e liquidi

Kyoto Club, progetto Climate Neutral CAP (CNC) per una PAC a emissioni zero

Il progetto CNC per una PAC a emissioni zero è promosso da Kyoto Club, con il contributo della Direzione Generale “Agricoltura e Sviluppo Rurale” della Commissione europea. Il contesto di riferimento è la PAC – Politica Agricola Comune oltre il 2020 della Commissione europea per la resilienza climatica e per la protezione del suolo.

Gli obiettivi principali del progetto mirano ad accrescere il livello di informazione sui vantaggi della PAC in ambito sociale, economico e ambientale in EU, in particolare tra le giovani generazioni che vivono nelle aree urbane. Si tratta dunque di una serie di attività replicabili nelle regioni dell’UE con cui si intende promuovere gli orientamenti e gli obiettivi della PAC, grazie al coinvolgimento e al ruolo attivo dei giovani agricoltori, al fine di avviare un dialogo sulle criticità dell’integrazione delle aree rurali e raccogliere proposte per trovare soluzioni intelligenti da proporre ai Governi regionali.

Tra gli obiettivi specifici ci sono l’accelerazione dei tempi di recepimento delle misure della PAC per l’economia, la società e le aree rurali, coinvolgendo i cittadini europei e i rappresentanti politici e delle Ong del settore agricolo; la
sensibilizzare gli studenti delle aree urbane sui temi della PAC per uno stile di vita più sano, con un approfondimento sul biologico, sullo sviluppo sostenibile, sulla resilienza climatica e sulla protezione del suolo; l’aumento della consapevolezza degli stakeholders del settore agroalimentare, in particolare dei giovani imprenditori, sulle misure della PAC per l’agricoltura biologica dell’UE e per uno sviluppo sostenibile.

Per tutte le altre informazioni sul progetto CNC e sulle azioni previste, in corso di realizzazione fino all’estate del 2021, si rimanda al sito del Kyoto Club, alla pagina:

Kyoto Club | Contro i cambiamenti climatici con nuove energie

Alimentazione biologica, Progetto europeo BiolsEU – BIOrganicLifestyle.EU e evento B/OPEN

Il progetto internazionale “BIOrganicLifestyle.EU”, in sigla BiolsEU,

BiolsEU – Bio Organic Lifestyle

proposto dai maggiori enti del settore agroalimentare biologico italiano ed olandese per rafforzare la considerazione del settore agroalimentare biologico europeo in tre mercati interni (Germania, Italia e Francia) e incrementare la quota dei prodotti biologici sul mercato europeo.

Questi mercati target mostrano infatti un grande potenziale commerciale (sia in termini di volume che di valore), soprattutto sulla base del crescente interesse per i prodotti con logo biologico europeo, tra cui spiccano l’olio extravergine di oliva, il vino, i cereali, la frutta e la verdura.

Le attività del progetto, di durata triennale, costituiscono un messaggio organico indirizzato a diversi gruppi target (consumatori, commercianti e influencer) per garantire informazioni dettagliate e chiare sugli alimenti biologici e sui loro effetti positivi sullo stile di vita e sulla dieta.

In particolare, per i consumatori europei il tema del cibo biologico sta diventando sempre più una questione cruciale in Europa. I consumatori sono ora più preoccupati per le loro abitudini alimentari: provenienza dei prodotti, metodi di trattamento e lavorazione, garanzie di sostenibilità e sicurezza, genuinità e gusto.

Per queste ragioni il settore biologico in Europa sta crescendo più velocemente di qualsiasi altro nel comparto alimentare e delle bevande, e questa tendenza positiva continuerà anche nei prossimi anni. I prodotti biologici che il progetto BiolsEU promuove debbono essere certificati in conformità con il regolamento biologico europeo e rispettare il sistema di qualità adottato dall’Unione Europea.

Proprio in questi giorni lo staff del progetto BiolsEU sta realizzando una serie di eventi di informazione e disseminazione in occasione dei quali sono stati, tra le altre iniziative, diffusi dati di aggiornamento sulla produzione e il consumo di prodotti biologici 2019 nella UE, le stime per il 2020 e i risultati di un’indagine sul consumo biologico in Italia, Francia e Germania.

Altro tema molto rilevante, oggetto di webinar, è quello dei materiali ecocompatibili per il packaging del settore food. Essendo in effetti considerato un’importante fonte di inquinamento, a causa dell’enorme diffusione della plastica, per la realizzazione di questo tipo di packaging vi è oggi un grande interesse nella ricerca di materiali alternativi che abbiano un minore impatto ambientale.

Altra importante iniziativa co promossa dal progetto BiolsEU è stata la rassegna B/OPEN ospitata da VeronaFiere:

B/Open – Bio foods & natural self-care trade show (b-opentrade.com)

Questa iniziativa ha riunito circa 75 operatori sei settore e delle filiere bio che si sono incontrati e confrontati su tutto ciò che concerne il cibo e gli altri prodotti biologici, dalle materie prime alla trasformazione, confezionamento, distribuzione e commercializzazione.

Rivoluzione Bio 2020: disponibili le relazioni ed i materiali informativi.

Nell’ambito del Salone Sana Restart – Salone internazionale del biologico, il 9 ottobre scorso a Bologna si è svolta la seconda edizione dell’evento “Rivoluzione Bio”, una sorta di Stati generali del comparto biologico animati dal dibattito di policy maker, esperti e protagonisti del settori.
Questi soggetti si sono confrontati anche a livello tecnico all’interno di tavoli tematici su principali argomenti strategici: sostenibilità, climate change, biodiversità; alimentazione & salute; strumenti e percorsi di digitalizzazione per lo sviluppo della filiera bio; osservatorio sana 2020 (filiera bio: numeri chiave, prospettive di mercato, ruolo per il Made in Italy).
Ne è emerso che il mondo dell’agricoltura, produzione alimentare e non solo, distribuzione commerciale e servizi legati al paradigma del biologico sono in forte crescita e le aspettative degli operatori del settore sono di ricevere un’ulteriore forte spinta allo sviluppo in virtù dei programmi europei messi in campo dal pacchetto di misure del “Green New Deal”.
In questo senso l’obiettivo di fondo posto a livello continentale è quello di conseguire entro il 2050 il primato mondiale in campo ecologico mediate massicci investimenti finalizzati all’azzeramento dell’impatto climatico. Per queste ragioni la sessione introduttiva di Rivoluzione Bio è stata dedicata al ruolo del biologico nella strategia europea “Farm To Fork”.
I principi cardine che determineranno il modo di fare agricoltura e quello di produrre prodotti alimentari si possono riassumere così: nessun elemento inquinante nel suolo, cibo sano e sostenibile. Ciò sta comportando il bisogno di porre maggiore attenzione ad aspetti come l’assenza di additivi chimici, il recupero delle colture tipiche ed autoctone; la messa a coltura dei terreni difficili o impervi, la riduzione delle catene della raccolta, conservazione e distribuzione dei prodotti ortofrutticoli ecc.
Nello specifico, la normativa dell’Unione Europea, dal lato dell’offerta ha già fissato il target che prevede per le aziende di destinare, mediante conversione agricola, alle colture condotte in maniera biologiche almeno il 25% dei terreni attualmente utilizzati entro il 2030, considerando che ora tale quota oltrepassa leggermente il 2% del totale.
Guadando al mercato, poi, anche il versante della domanda vede i consumatori convergere in questa direzione, per cui le vendite di prodotti del biologico in Italia sono in aumento, soprattutto nel segmento dei consumi domestici, (+7% rispetto al 2019). S’incrementano anche i volumi dell’export di circa 8% in confronto al 2019 e su base decennale (2010-2020) il tasso si innalza addirittura del 150%.
Le presentazioni degli interventi principali svolti dagli oratori presenti a Rivoluzione Bio 2020 nonché le sintesi dei lavori dei tavoli tematici sono ora stati resi disponibili e consultabili, previa registrazione, sul sito dedicato nella sezione “Scarica i materiali 2020”, raggiungibile all’indirizzo: