Symbola presenta il Rapporto su boschi e foreste nel Next Generation EU

Il rapporto “Boschi e foreste nel Next Generation EU. Sostenibilità, sicurezza, bellezza” di Fondazione Symbola, Coldiretti e Bonifiche Ferraresi è stato presentato lo scorso 16 dicembre 2020:

https://www.symbola.net/approfondimento/boschi-e-foreste-nel-next-generation-eu/

La ricerca sottolinea l’importanza di una gestione forestale sostenibile nella transizione verde europea e nel contrasto alla crisi climatica.

Dal comunicato di presentazione del Rapporto si apprende che l’Italia ha 11,4 mln di ettari e il 38% della sua superficie territoriale, dati che fanno il secondo tra i grandi paesi europei per copertura forestale.

Ogni anno le foreste italiane sottraggono dall’atmosfera circa 46,2 mln di tonnellate di anidride carbonica, che si traducono in 12,6 mln di tonnellate di carbonio accumulato. Il carbonio organico accumulato nelle foreste italiane è pari a 1,24 mld di tonnellate, corrispondenti a 4,5 mld di tonnellate di anidride carbonica. Nelle città, poi, le piante possono ridurre le temperature e rimuovere ozono e polveri sottili.

Tale contributo alla sostenibilità, alla sicurezza e alla bellezza potrà crescere con la piantumazione nei prossimi 10 anni di più di 200 mln di alberi come contributo nazionale alla “Strategia europea per la biodiversità 2030”, che prevede di piantare 3mld di alberi nei paesi dell’Unione.

Questo obiettivo, infatti, potrà essere tra quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inconsiderazione del fatto che gli alberi riducono una parte delle emissioni di CO2, danno più qualità e abbattono l’inquinamento nelle città.

Accanto a ciò in questo modo sarà pure possibile rafforzare la strategica filiera del legno, riducendo le importazioni e potenziare il settore florovivaismo, che già oggi occupa circa 200mila persone nel nostro Paese, poiché per soddisfare la richiesta di 200 mln di piante nei prossimi 10 anni serviranno 25mila nuovi posti di lavoro stabili a cui si aggiungono 4mila posti per i primi 4 anni legati alle iniziali attività di piantagione e manutenzione.

Il rapporto completo è consultabile scaricabile a questo indirizzo del sito di Symbola:

https://www.symbola.net/ricerca/report-boschi-foreste/

 

Regione Umbria. Bando regionale Ricerca e Sviluppo 2020

Fino al 20 marzo 2021 è possibile per le imprese umbre la presentazione di progetti finalizzati alla creazione di nuovi prodotti e processi, finanziabili a valere del bando regionale Ricerca e Sviluppo 2020:

https://www.regione.umbria.it/attivita-produttive-e-imprese/ricerca-e-innovazione/ricerca-e-sviluppo-2020

La Regione Umbria lo ha emanato in attuazione dell’Azione 1.1.1 dell’Asse I del POR FESR 2014-2020 “Sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati della ricerca”.

Questa misura è messa in atto coerentemente con l’indirizzo della RIS 3 – Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente, volta a sostenere la valorizzazione dei risultati della ricerca, anche al fine di rafforzare l’azione di stimolo ai processi innovativi aziendali ed alla crescita e diffusione di una cultura specifica in questi campi d’attività.

I progetti debbono avere costi ammissibili per un minimo di € 130.000 e fino ad un massimo di € 1.500.000, con una durata prevista di 15 mesi (prorogabili fino a 18).

Il bando stanzia inizialmente € 3.624.000,00 e potrà essere incrementato in seguito. La percentuale di contributo pubblico varia a seconda della dimensione dell’impresa.

Le spese finanziabili, distinte per tipologia (componente Ricerca, componente Sviluppo), possono essere relative a:

  • costi del personale di ricerca;
  • costi delle strumentazioni, attrezzature, macchinari;
  • spese di consulenza
  • acquisto di beni per attività di ricerca;
  • spese generali.

MDP – MATERIALS DESIGN & PROCESSING S.R.L., grazie alle sue ultra ventennali competenze nel settore della Ricerca & Sviluppo & Innovazione, con particolare vocazione al trasferimento tecnologico:

http://www.mdpsrl.it/ricerca-e-sviluppo/

collabora con le principali Società che offrono servizi di consulenza e assistenza alle imprese per accedere ai fondi e contributi pubblici.

Anche per il bando regionale Ricerca e Sviluppo 2020 i nostri esperti sono a disposizione delle aziende per le attività di scouting, ricerca partner tecnologici, conduzione di attività di ricerca & sviluppo, progettazione, prototipazione e pre industrializzazione.

L’economia circolare può essere fattore di crescita aziendale

Dedichiamo uno spazio di approfondimento agli studi in tema di economia circolare come elemento di crescita e competitività aziendale. Nello specifico alle ricerche condotte dal Prof. Fabio Iraldo, docente di Management alla Scuola Superiore S. Anna di Pisa e Coordinatore dell’Osservatorio Green Economy dell’Università Bocconi.

In tal senso segnaliamo, innanzi tutto, un recenti libro: “Management dell’economia circolare. Principi, drivers, modelli di business e misurazione” (di Fabio Iraldo, Natalia Marzia Gusmerotti e Marco Frey, Ed. FrancoAngeli) per il quale è disponibile un’intervista del Prof. Iraldo che lo presenta, a questo indirizzo web:

https://www.letture.org/management-dell-economia-circolare-principi-drivers-modelli-di-business-e-misurazione-fabio-iraldo-natalia-marzia-gusmerotti-marco-frey

Un’altra risorsa dalla rete che linkiamo è alla presentazione sul tema: “Economia circolare, fattore di sviluppo, crescita, competitività aziendale” – https://eventi.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/presentazioni/Iraldo.pdf

Ma lo studio che soprattutto ci piace mettere in evidenza è quello intitolato “Drivers and approaches to the circular economy in manufacturing firms” (https://www.researchgate.net/publication/332952831_Drivers_and_approaches_to_the_circular_economy_in_manufacturing_firms), presentato dal Prof. Iraldo in questa pagina LinkedIn:

https://www.linkedin.com/pulse/being-circular-makes-company-more-competitive-our-study-fabio-iraldo/?trackingId=67xMvbDHTS2t5lf8ZBIACw%3D%3D

In questa sintesi si introducono gli argomenti e le evidenze che sostengono la tesi per cui per un’azienda essere “circolare” la rende più competitiva.

Pertanto, viene detto, siccome ancora oggi la maggior parte delle aziende si basa ancora su modelli di business tradizionali, è molto importante fornire argomenti per convincerle ad adottare pratiche più circolari.

Lo studio, a tal fine, analizza un ampio campione di aziende manifatturiere italiane per capire in che misura i modelli di business esistenti si stiano avvicinando al nuovo paradigma di un’economia più circolare.

La novità del metodo adottato si sostanzia nell’offrire una visione complessiva del livello di adozione dei principi europei nelle aziende manifatturiere, evidenziando differenti approcci, incentrati su diversi elementi della catena del valore.

Inoltre si sviluppa un nuovo modo di misurare la suddetta integrazione, evidenziando la necessità di esplorare come il paradigma innovativo derivante dall’approccio “circolare” debba poi concretamente essere integrato nelle diverse funzioni aziendali (logistica, approvvigionamento, progettazione, produzione, marketing e  comunicazione).

Programma ARCA del CNR. Ambasciatori di Ricerca, Conoscenza, Ambiente

Per iniziare il nuovo anno con gli auguri a tutti noi di ritrovare equilibri, passati e futuri, antichi e nuovi, però con prospettive concrete ed operative che sappiano dare il senso della marcia che ci attende, vi vogliamo parlare del “Programma ARCA Ambasciatori di Ricerca, Conoscenza, Ambiente”, un progetto di comunicazione scientifica guidato dal CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche (in particolare il CNR Irsa – Istituto di Ricerca sulle Acquee).

ARCA ha come obiettivo principale quello di raggiungere il grande pubblico, parlando un linguaggio semplice e comprensibile, per informare circa le attività di ricerca, monitoraggio e tutela del territorio, che ogni giorno le istituzioni scientifiche compiono per salvaguardare l’ambiente, il territorio e la popolazione.

Il portale ufficiale del programma, che punta molto sui video e sulle forme social, è il seguente:

Programma Arca | (programma-arca.it)

Molto ricca di contenuti e frequentemente aggiornata anche la pagina Facebook del Programma ARCA:

Programmaarca (facebook.com)

Per realizzare questo programma il CNR si avvale della collaborazione di alcune fra le più importanti istituzioni scientifiche italiane: Università di Bari Aldo Moro, Jonian Dolphin Conservation (monitoraggio e la tutela dei delfini e dei cetacei nel Mar Ionio), ARPA Puglia (monitoraggio e la tutela ambientale), ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). ARCA gode inoltre del patrocinio delle Ministero dell’Ambiente e l’interesse del Ministero della Salute, MIUR e ANVUR.

I tre focus centrali su si dipanano le attività del progetto sono:

  • Cambiamenti climatici
  • Inquinamento della terra e dei mari
  • Produzione rifiuti solidi e liquidi