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Alimentazione biologica, Progetto europeo BiolsEU – BIOrganicLifestyle.EU e evento B/OPEN

Il progetto internazionale “BIOrganicLifestyle.EU”, in sigla BiolsEU,

BiolsEU – Bio Organic Lifestyle

proposto dai maggiori enti del settore agroalimentare biologico italiano ed olandese per rafforzare la considerazione del settore agroalimentare biologico europeo in tre mercati interni (Germania, Italia e Francia) e incrementare la quota dei prodotti biologici sul mercato europeo.

Questi mercati target mostrano infatti un grande potenziale commerciale (sia in termini di volume che di valore), soprattutto sulla base del crescente interesse per i prodotti con logo biologico europeo, tra cui spiccano l’olio extravergine di oliva, il vino, i cereali, la frutta e la verdura.

Le attività del progetto, di durata triennale, costituiscono un messaggio organico indirizzato a diversi gruppi target (consumatori, commercianti e influencer) per garantire informazioni dettagliate e chiare sugli alimenti biologici e sui loro effetti positivi sullo stile di vita e sulla dieta.

In particolare, per i consumatori europei il tema del cibo biologico sta diventando sempre più una questione cruciale in Europa. I consumatori sono ora più preoccupati per le loro abitudini alimentari: provenienza dei prodotti, metodi di trattamento e lavorazione, garanzie di sostenibilità e sicurezza, genuinità e gusto.

Per queste ragioni il settore biologico in Europa sta crescendo più velocemente di qualsiasi altro nel comparto alimentare e delle bevande, e questa tendenza positiva continuerà anche nei prossimi anni. I prodotti biologici che il progetto BiolsEU promuove debbono essere certificati in conformità con il regolamento biologico europeo e rispettare il sistema di qualità adottato dall’Unione Europea.

Proprio in questi giorni lo staff del progetto BiolsEU sta realizzando una serie di eventi di informazione e disseminazione in occasione dei quali sono stati, tra le altre iniziative, diffusi dati di aggiornamento sulla produzione e il consumo di prodotti biologici 2019 nella UE, le stime per il 2020 e i risultati di un’indagine sul consumo biologico in Italia, Francia e Germania.

Altro tema molto rilevante, oggetto di webinar, è quello dei materiali ecocompatibili per il packaging del settore food. Essendo in effetti considerato un’importante fonte di inquinamento, a causa dell’enorme diffusione della plastica, per la realizzazione di questo tipo di packaging vi è oggi un grande interesse nella ricerca di materiali alternativi che abbiano un minore impatto ambientale.

Altra importante iniziativa co promossa dal progetto BiolsEU è stata la rassegna B/OPEN ospitata da VeronaFiere:

B/Open – Bio foods & natural self-care trade show (b-opentrade.com)

Questa iniziativa ha riunito circa 75 operatori sei settore e delle filiere bio che si sono incontrati e confrontati su tutto ciò che concerne il cibo e gli altri prodotti biologici, dalle materie prime alla trasformazione, confezionamento, distribuzione e commercializzazione.

Rivoluzione Bio 2020: disponibili le relazioni ed i materiali informativi.

Nell’ambito del Salone Sana Restart – Salone internazionale del biologico, il 9 ottobre scorso a Bologna si è svolta la seconda edizione dell’evento “Rivoluzione Bio”, una sorta di Stati generali del comparto biologico animati dal dibattito di policy maker, esperti e protagonisti del settori.
Questi soggetti si sono confrontati anche a livello tecnico all’interno di tavoli tematici su principali argomenti strategici: sostenibilità, climate change, biodiversità; alimentazione & salute; strumenti e percorsi di digitalizzazione per lo sviluppo della filiera bio; osservatorio sana 2020 (filiera bio: numeri chiave, prospettive di mercato, ruolo per il Made in Italy).
Ne è emerso che il mondo dell’agricoltura, produzione alimentare e non solo, distribuzione commerciale e servizi legati al paradigma del biologico sono in forte crescita e le aspettative degli operatori del settore sono di ricevere un’ulteriore forte spinta allo sviluppo in virtù dei programmi europei messi in campo dal pacchetto di misure del “Green New Deal”.
In questo senso l’obiettivo di fondo posto a livello continentale è quello di conseguire entro il 2050 il primato mondiale in campo ecologico mediate massicci investimenti finalizzati all’azzeramento dell’impatto climatico. Per queste ragioni la sessione introduttiva di Rivoluzione Bio è stata dedicata al ruolo del biologico nella strategia europea “Farm To Fork”.
I principi cardine che determineranno il modo di fare agricoltura e quello di produrre prodotti alimentari si possono riassumere così: nessun elemento inquinante nel suolo, cibo sano e sostenibile. Ciò sta comportando il bisogno di porre maggiore attenzione ad aspetti come l’assenza di additivi chimici, il recupero delle colture tipiche ed autoctone; la messa a coltura dei terreni difficili o impervi, la riduzione delle catene della raccolta, conservazione e distribuzione dei prodotti ortofrutticoli ecc.
Nello specifico, la normativa dell’Unione Europea, dal lato dell’offerta ha già fissato il target che prevede per le aziende di destinare, mediante conversione agricola, alle colture condotte in maniera biologiche almeno il 25% dei terreni attualmente utilizzati entro il 2030, considerando che ora tale quota oltrepassa leggermente il 2% del totale.
Guadando al mercato, poi, anche il versante della domanda vede i consumatori convergere in questa direzione, per cui le vendite di prodotti del biologico in Italia sono in aumento, soprattutto nel segmento dei consumi domestici, (+7% rispetto al 2019). S’incrementano anche i volumi dell’export di circa 8% in confronto al 2019 e su base decennale (2010-2020) il tasso si innalza addirittura del 150%.
Le presentazioni degli interventi principali svolti dagli oratori presenti a Rivoluzione Bio 2020 nonché le sintesi dei lavori dei tavoli tematici sono ora stati resi disponibili e consultabili, previa registrazione, sul sito dedicato nella sezione “Scarica i materiali 2020”, raggiungibile all’indirizzo: